Gli anni al liceo quelli più veri
privi di ieri e senza pensieri.
Faceva sognare il suo modo di fare
e non era un problema stare lì ad ascoltare.
Quando spiegava il silenzio era vivo
nessuno distratto nessuno impaurito.
Ed il muro tra noi di colpo cadeva
quando piano certe rime leggeva.
Dolce prof ora devi capire
che con te era bello lasciare
che quei mille poemi incontrati
vedessero luoghi non dettati.
Insegnavi materie pesanti e possenti
italiano e latino arcaici e correnti.
Ed anche se tutto appariva seccante
una battuta, un sorriso
e diventava importante.
Coi ragazzi spigliati parlavi e scherzavi
e con quelli impacciati intrecciavi poemi
che nascevano liberi di ogni prigione
che la scuola di vita coi programmi c' impone.
Dolce prof ora devi capire
che con te era bello lasciare
che quei mille poemi inventati
vedessero luoghi non sognati.
Dolce prof ora devi capire
che per me era bello…
lasciarsi andare a te…